Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico (TSLB)

Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico

La figura professionale che si occupa di analisi e ricerca in ambito biomedico, biotecnologico, farmaco-tossicologico, immunologico, patologico clinico, ematologico, citologico e istopatologico.
 

La professione
 

Tecnico sanitario di laboratorio biomedico al lavoroLa figura del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico (TSLB) è disciplinata dal Decreto Ministeriale n. 745 del 1994, nel quale viene specificato che il suo campo di competenza riguarda analisi e ricerca, relative alla biomedicina e biotecnologia, in particolare per biochimica, microbiologia e virologia. Le stesse mansioni coinvolgono anche la farmaco-tossicologia, immunologia, patologia clinica, ematologia, citologia e istopatologia. Entrando nel dettaglio, si possono così riassumere i suoi compiti:

  • Collabora con il personale laureato di laboratorio preposto alle diverse responsabilità operative di appartenenza, pur mantenendo una propria autonomia professionale;
  • È coinvolto nel percorso di diagnosi e cura del paziente, in quanto riceve le richieste di analisi al suo riguardo che è tenuto a comprendere, eventualmente, chiedendo delucidazioni al medico inviante;
  • È responsabile, nell’ambito delle proprie funzioni, del corretto adempimento delle procedure di analisi;
  • Verifica la corrispondenza fra le prestazioni erogate e le indicazioni fornite dal responsabile della struttura;
  • Effettua controlli, verifiche ed eventuali manutenzioni ordinarie sugli apparecchi di laboratorio utilizzati;
  • Collabora nell’organizzazione e programmazione del lavoro nella struttura in cui opera, sulla base del numero e dei tipi di esami richiesti al laboratorio;
  • Redige il referto da inviare al medico che ha richiesto le analisi, rendendosi disponibile per eventuali chiarimenti;
  • Partecipa alla formazione del personale di supporto.

Sul sito ufficiale della Federazione Italiana dei Tecnici di Laboratorio Biomedico (F.I.Te.La.B.), è stato pubblicato il Codice Deontologico: una serie di norme che hanno lo scopo di regolare i comportamenti e le responsabilità verso la persona, le istituzioni, le altre professioni e gli stessi campi di azione. L’inosservanza di quanto previsto da tale documento può portare il TSLB allo scorretto esercizio della professione, incorrendo a sanzioni disciplinari previste dalle norme vigenti. Nonostante nel 2019 il sito abbia ufficialmente chiuso, il testo, così come altri documenti riguardo ai TSLB, possono essere visionati e scaricati attraverso i comuni motori di ricerca.

 

Cenni storici
 

Vecchio laboratorio sanitarioA differenza di altre Professioni sanitarie, quella del TSLB è relativamente nuova, in quanto è andata delineandosi soprattutto a partire dagli anni Ottanta. All’inizio si trattava di una figura che svolgeva delle competenze dai contorni sfumati, a maggior ragione quando, negli anni Settanta, alla luce della costruzione dei primi laboratori di analisi in Italia, è nata la necessità di “attrezzarli” con del personale qualificato. Tuttavia, non avendo una linea guida comune, la formazione poteva cambiare sensibilmente da un’istituzione all’altra, contando, negli anni successivi, ben quattordici percorsi differenti di istruzione.

La svolta si ebbe a partire dalla metà degli anni Ottanta quando, grazie alla guida della Prof.ssa Magni dell’Università di Perugia, fu redatta un’ipotesi di Decreto per istituire un percorso formativo univoco, che quantomeno rispondesse alle direttive europee. L’obiettivo venne raggiunto nel 1988, con il Ministro della Sanità Francesco de Lorenzo.

Due anni più tardi, con la Direttiva n.89/48/CEE, le Scuole Dirette ai Fini Speciali per la formazione dei TSLB furono soppresse, in favore dell’introduzione del Diploma universitario. Una svolta storica che venne maggiormente concretizzata grazie al Decreto Legislativo n.502 del 1992, nel quale si specifica che tutte le Professioni Sanitarie debbano formarsi all’Università, con un percorso di studi di tre anni almeno, al quale se ne potranno aggiungere altri due.

Nonostante ciò, solo nel 1994 si potrà assistere ad un delineamento della figura del TSLB (con il Decreto Ministeriale n.745), che comunque potrà godere di una sua autonomia professionale e regolamentare a partire dalla Legge n.42 del 1999.

La questione delle lauree che coinvolgono tutte le numerose Professioni Sanitarie, compreso il TSLB, verrà approfondita nel 2001, quando vengono anche chiariti i percorsi specialistici, rendendo obbligatorio il possesso di tale titolo di studio per esercitare i relativi lavori e l’iscrizione agli Albi professionali specifici. Tuttavia, riguardo a quest’ultima questione, non tutte le Professioni Sanitarie ne possiedono ancora uno, nonostante la Legge n.43 del 2006 abbia conferito al Governo la delega per l’istituzione di Ordini e Albi.

Difatti, l’istituzione dell’Albo TSLB è recentissima e risale al 2018, con il Decreto Ministeriale del 13 marzo.

 

La formazione
 

Per poter esercitare la professione di TSLB è necessario essere in possesso della laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico, alla cui facoltà si accede al superamento di un test attitudinale previsto, solitamente, alla fine dell’estate e la cui data viene stabilita in ambito nazionale. Per potervi partecipare è necessario aver ottenuto il Diploma di Maturità o un titolo equipollente.

L’esame è unico per tutte le Professioni Sanitarie, infatti, in sede di iscrizione, si dovrà scegliere il corso preferenziale, stabilendo una classifica su due o tre di proprio interesse. Gli argomenti su cui vertono le domande, che sono quesiti a scelta multipla, riguardano la logica, cultura generale, chimica, fisica, matematica e biologia.

In base al punteggio ottenuto si scalerà l’ordine della graduatoria, accedendo o meno alla possibilità di immatricolarsi al corso di studi di propria scelta.

Le lezioni iniziano fra settembre-ottobre e, durante i tre anni successivi – quelli previsti per completare il percorso di studi – si alternano periodi di insegnamento frontale a tirocini sul campo, con relativa scheda di valutazione. Il tutto con obbligo di frequenza.

Al termine del ciclo triennale e una volta superati tutti gli esami previsti, si potrà fare richiesta per presentare la propria tesi di laurea. Anche per questa Professione Sanitaria la discussione finale è subordinata al superamento della prova abilitante, che consiste in una valutazione sulla pratica dal valore di Esame di Stato.

Studente TSLB

Ottenuta la laurea, per il TSLB si aprono due strade. Prima di tutto si ha la possibilità di proseguire nel proprio percorso di studi, per esempio, accedendo ad un corso di Laurea Magistrale della durata di due anni, come Scienze delle Professioni Sanitarie e Tecniche Diagnostiche. In questo caso, al termine del ciclo, gli sbocchi professionali riguardano, semplificando, la direzione dei lavori all’interno del proprio campo di competenza. Un altro esempio è la Laurea Specialistica in Biotecnologie mediche, veterinarie e forensi. Facciamo presente che l’accesso a tali corsi di approfondimento della professione possono rendere necessario il trasferimento verso altri Atenei italiani, in quanto non è detto che siano disponibili ovunque.

L’alternativa è lo sbocco lavorativo - dopo l’iscrizione alla Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione - tenendo presente che per accedere al settore pubblico solitamente si dovrà superare una prova (scritta, orale e pratica) dei bandi o concorsi che si aprono in maniera periodica, consultabili nei siti regionali o dell’Albo di appartenenza. Per quanto riguarda le aziende private, spesso i contratti di assunzione prevedono l’apertura di una P.IVA, in quanto si svolgerebbe il lavoro da libero professionista.

Attualmente, ci sono diversi Atenei in Italia che consentono di laurearsi in Tecniche di Laboratorio Biomedico. Eccone alcuni:

  • Università di Bologna Alma Mater Studiorium, Coordinatore CdL prof. Davide Treré - www.corsi.unibo.it
  • Università degli Studi di Perugia, presidente prof. Angelo Sidoni - www.unipg.it

 La formazione del TSLB, come per le altre Professioni Sanitarie, non termina al raggiungimento del titolo di studio, ma prosegue durante tutta la propria carriera lavorativa. Difatti, sono previsti corsi di aggiornamento periodico, la cui frequenza porta all’accumulo di crediti che verranno poi associati alla propria iscrizione all’Albo. L’offerta formativa è consultabile su diversi portali certificati, come quello della stessa Federazione o di ECM, Educazione Continua in Medicina.

 

 

La retribuzione e i dati statistici
 

Attualmente, secondo diverse statistiche rese a disposizione dai maggiori siti di ricerca del lavoro, lo stipendio medio del TSLB è di €1630 al mese, tenendo come riferimento un contratto base di livello D nel settore pubblico. A questi solitamente bisogna aggiungere eventuali indennità o maggiorazioni per lavoro su turni. Nel settore privato, invece, può guadagnare fino a 300€ in più al mese. Tutto ciò senza considerare gli scatti di anzianità e aumenti dovuti ai salti di livello.

Per ciò che concerne analisi statistiche su questo settore, stando agli ultimi dati raccolti da AlmaLaurea su 1871 laureati nel 2019 nelle Professioni Sanitarie Tecniche, risulta che ad un anno dalla fine del percorso, quasi il 70% lavora e l’88% di questi nel settore di competenza. Un altro dato interessante è che il 75% degli occupati dichiara di svolgere la propria attività nel settore privato.

Infine, stando agli ultimi trascorsi in Italia, pare che ci sia un crescente bisogno della figura professionale del TSLB, a causa dell’elevato numero di esami richiesti in area diagnostica. Invero, risale allo scorso 17 giugno la proposta di Gallotta - segretario provinciale della Fp CGIL – di formare più studenti in questo settore aprendo un’altra sede da affiancare a quella dell’Università di Siena.

 

Sitografia

 

Tecnico sanitario di laboratorio biomedico » TSRM

Codice Deontologico dei TSLB (fitelab.it)

Corsi Fad per Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico (FadEcm.net)

Condizione occupazionale dei laureati (almalaurea.it)

Corsi preparazione test lauree triennali professioni sanitarie 2021 (Alpha Test)

 

scritto da Julia Volta per jobinmed.itTM

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